CERVELLI IN FUGA

“L’EMIGRAZIONE 2.0.”

“Io me ne vado, qui non ci sono speranze, non ci sono opportunità, mi sento oppresso e voglio realizzare i miei sogni. Me ne vado dall’Italia e non credo tornerò.”
Quante volte abbiamo sentito pronunciare queste parole perché sembra che lasciare l’Italia sia l’unica soluzione per lavorare e avere successo. Ed è stato proprio questo il tema del convegno tenutosi al Grand Hotel Salerno organizzato da MGS Impegno Sociale, fortemente voluto da Carmen Guarino, Direttrice dei centri Rete Solidale.

–”La politica”, ha sottolineato Carmen Guarino, “deve analizzare questo fenomeno e dare una risposta: è impensabile che i nostri giovani siano zavorra in Italia ed una risorsa preziosissima all’estero. E’ il momento di invertire la tendenza”.- Testimonianze dell’evento e del  successo dentro e fuori dall’Italia quattro ragazzi: Luca Guardabascio, scrittore e regista emigrato negli U.S.A che ci ha lasciato un importante consiglio, quello di ascoltare di più, iniziando dal vicino di casa; Antonluca Cuoco, responsabile marketing di un’azienda elettronica di consumo che vive tra Italia e Spagna; Lidia Tagliafierro, biologa che inizierà a lavorare alla Duke University- : “Per inseguire il mio sogno ed essere considerata sono andata in America, dove esiste meritocrazia e prendono in considerazione le capacità e non la famiglia che hai alle spalle. Ho inviato un solo curriculum e dopo pochi giorni sono stata contattata per un colloquio”- e Roberta Pastore architetto che è riuscita invece a rimanere in Italia grazie a una borsa di studio di Renzo Piano – : “ Ci vuole coraggio ad andarsene ma anche a rimanere”.

Tra i relatori anche Francesco Nicodemo. Il messaggio che è emerso è chiaro: non ci mancano le capacità,  ma molte volte mancano i fondi e la burocrazia è lenta Non abbiate mai paura di alzare la mano e chiedere aiuto. Riscopriamo l’umanità e impariamo ad ascoltare e troveremo la chiave per il nostro futuro.

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