Progetto Acquamare Sport

Progetto “ACQUAMARE”: Sport per tutti

Dallo storico  progetto di Turismo Sociale denominato Acquamare, a quello di Sport Sociale.
L’A.T.I (Associazione  temporanea d’Impresa) costituita dalle Associazioni Salernitane di volontariato Casamica, U.I.L.D.M., Centro Ginnastica  Artistica e Croce Bianca, senza contributi pubblici, ha iniziato i lavori di  recupero di un ex capannone industriale per adibirlo a Centro Sportivo  Polivalente per fasce deboli.

I locali della  Regione Campania, grazie alla sensibilità del Governatore Caldoro e  dell’Assessore al ramo Ermanno Russo, sono stati concessi alle Associazioni con  fitto annuale (Settore Demanio).

La denominazione  nasce dall’esperienza maturata in oltre 10 anni di attività per la gestione  della Struttura di Turismo Sociale “Acquamare”.
Quell’esperienza è  terminata, ma Retesolidale è ancora molto legata a quell’idea progettuale, a  quell’esperienza straordinaria che, attraverso questa nuova sfida, si rinnova  in un progetto che ha un comune denominatore: le fasce deboli.

Acquamare è un  progetto unico, non a Salerno o in Campania, ma nell’intero paese:

  1. Recuperare  un bene pubblico
  2. Concordare  un fitto mensile
  3. Un  Terzo settore che sottoscrive, rischiando  mutui con le Banche per la ristrutturazione…  è una cosa che non conosce altre esperienze in Italia;

 

Questa  non è una novità:  le 27 strutture di  Rete Solidale, in 30 anni di attività, non hanno MAI goduto di finanziamenti pubblici.  Il Consorzio Handy Care Rete Solidale ha sempre  provveduto da solo, rimboccandosi le maniche.
I lavori sono già iniziati e volutamente il  progetto è stato presentato dopo 2 mesi dall’inizio. In questo spazio, 60 giorni  addietro non si poteva entrare.
Interventi: sanificazione dell’intera area,  recupero travi  e pilastri (l’acqua  aveva  corroso il ferro all’interno), rimozione  calcinacci pericolanti e  vetri rotti dai finestroni in alto.
Da lunedì si riparte  con il recupero del tetto.

Acquamare sarà una struttura unica nel suo genere dove ragazzi  disabili e non, con difficoltà economiche o provenienti da problematiche di  devianze, possono trovare una risposta alle loro richieste di praticare sport. Un progetto unico perché all’interno prevede aule per il  sostegno scolastico, una sala mensa, una foresteria.
Un percorso  funzionale, dunque, in cui il ragazzo esce da scuola e con un pulmino viene  accompagnato in struttura, pranza, viene seguito nei compiti e,  pratica attività sportiva.
Un modello di College  Anglosassone dove il ragazzo viene seguito in tutte le fasi del suo  accrescimento e sviluppo in età evolutiva.

In questo momento  drammatico per le casse del Governo e per la nostra Regione, progetti  come Acquamare  possono essere una vera novità, la supplenza  ideale alla cancellazione di molti servizi socio-sanitari (pensiamo alle  terapie ambulatoriali, alla fisiochinesiterapia in genere).
Dal ’96 ci  interessiamo di Riabilitazione Sportiva, di Sport Sociale nella Palestra di  Sala Abbagnano e da oltre 10 anni gestiamo una scuola di equitazione per  l’ippoterapia con pet therapy, tutte cose  importanti e a costo zero per la spesa sanitaria.
Ma non è mai stata  data  la necessaria attenzione a queste  progettualità.
Oggi che c’è la crisi  economica, c’è invece una grande attenzione (quindi più per un problema di  cassa che una vera rivoluzione culturale).
Ma questo nuovo modo  di fare Assistenza, Riabilitazione, non deve essere valutato in una condizione  di emergenza, ma per quello che è, cioè una nuova e straordinaria risorsa per  le fasce deboli…

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