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La missione dell’accoglienza a Salerno

Sono sbarcati in più di 900 a Salerno qualche giorno fa aggrappati alla speranza di una vita migliore. Tra questi immigrati molti sono affetti da scabbia, alcuni sono feriti, donne in gravidanza e moltissimi sono minori.

Purtroppo per la prima volta a Salerno c’ è anche una bara bianca di un bambino di soli tre anni, ma c’è anche la storia di speranza per Ali, ( nome di fantasia)  minore disabile non deambulante che ReteSolidale ha “adottato”.

Dopo i primi soccorsi, Ali ha ricevuto tutte le cure mediche necessarie, ha iniziato cicli di fisioterapia e ora, all’ interno di una delle strutture, sta iniziando pian piano ad integrarsi.

La situazione è drammatica- dichiara Carmen Guarino Direttore dei centri ReteSolidale- credo che accogliere queste persone sia un dovere. Dobbiamo diventare maestri di lezioni di solidarietà e ricordarci che scappano da conflitti, persecuzioni politiche, razziali e religiose, devastazioni ambientali, siccità, epidemie, crisi economiche e che aiutarli è molto più semplice di quanto pensiamo.”

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